Film degli Oscar 2024: nomination e vincitori

Nomination 2024 agli Oscar e film da recuperare assolutamente

La notte tra il 10 e l’11 marzo si terranno gli Oscar 2024 e lo staff già non vede l’ora da mesi. Anche quest’anno alla conduzione ci sarà Jimmy Kimmel ma, diversamente dal solito, la cerimonia inizierà un’ora prima, quindi per noi in Italia l’inizio del red carpet è previsto verso la mezzanotte e l’evento verso l’una di notte tra la domenica e il lunedì su Rai1!

Sebbene ormai sia diventato un appuntamento molto politico e commerciale (ma forse lo è sempre stato, no?), come ormai molti di voi già sanno, noi dello staff seguiamo la cerimonia rigorosamente in diretta e sulle nostre storie Instagram durante tutta la nottata (con annesse patatine, pocket coffee, maschere viso, commenti inopportuni e chi più ne ha più ne metta), per cui se volete compagnia durante la notte più glamour dell’anno sapete dove andare!

Solitamente le chat dello staff si riempiono di foto di attori sul red carpet mentre il caffè gorgheggia nelle caffettiere e le occhiaie avanzano, il tutto condito da commenti sui vestiti, sulle reazioni alle statuette e chissà, anche sugli schiaffi dati in diretta!

Lo staff la mattina dopo che cerca di convincersi a vicenda ad andare a lavoro:

Ma prima di tutto, un po’ di contenuti utili che potreste stare cercando:

1. la guida alla sopravvivenza al mattino dopo, per combattere sonno e occhiaie come le migliori dive:

2. l’evento da mettere in calendario per la prossima edizione degli Oscar (mi raccomando: non prendete impegni):

CategorieATTIVITÀ,CINEMA,HAVE FUN,SPETTACOLOLa notte degli OscarEvento Diffuso, Torino2025dom02mar22:00

3. la timeline definitiva dei recuperoni divisa per anni, dal 2017 fino ad oggi).

E adesso partiamo! Vediamo le nomination più interessanti di quest’anno!

Nomination Oscar 2024: candidature e i recuperoni

in grassetto i vincitori

 

OPPENHEIMER

Dove vederlo: da noleggiare o acquistare su diverse piattaforme

Che dire su questo filmone di Christopher Nolan? Se n’è parlato tanto, se n’è discusso tanto, è diventato virale con il fenomeno del “Barbenheimer”, quindi cosa potrei aggiungere davvero? L’ho visto per la prima volta a luglio a Parigi in una settimana per me particolare, felice ma triste allo stesso tempo, e l’ho subito trovato un film emozionante e grande, grande, grande. Poi l’ho rivisto in Italia alla data di uscita e a distanza di quasi un mese il mio entusiasmo è aumentato. Si tratta di un film che regala emozioni dall’inizio alla fine, la regia è praticamente vicina alla perfezione, la colonna sonora… ma che vogliamo dire alla colonna sonora?

È un film così immenso che non so nemmeno davvero come parlarne: montaggio, fotografia, tutta la tecnica è gioia, ma si parla di noi, dell’uomo, di tutti noi davvero, di come viviamo e della natura stessa dell’essere umano con la sua fame di conoscenza che a volte supera la logica.

Il cast è eccezionale a dir poco e Cillian Murphy merita la statuetta, così come Robert Downey Jr. (e io ci spero, ci spero davvero in loro due). Quindi niente, l’avete già capito qual è il mio film favorito, no?

Oh, non fatevi intimorire dalla sua lunghezza. Le ore filano via veloci in mezzo alla meraviglia!

Oppenheimer si aggiudica ben 13 candidature.

Candidature: Miglior film, Miglior regia – Christopher Nolan, Miglior attore protagonista – Cillian Murphy, Miglior attore non protagonista – Robert Downey Jr., Miglior attrice non protagonista – Emily Blunt, Migliori costumi, Miglior trucco e acconciatura, Migliore colonna sonora, Migliore scenografia, Miglior montaggio, Miglior sonoro, Miglior fotografia, Miglior sceneggiatura non originale

 

THE HOLDOVERS – LEZIONI DI VITA

Dove vederlo: in sala dal 18 gennaio

Ironia della sorte, anche questo film bellissimo l’ho visto a Parigi, a inizio gennaio. E in realtà non sapevo cosa stavo entrando a vedere. Avevo bisogno del cinema, della sala, delle poltroncine nell’oscurità e sono entrata a vedere il primo film in programmazione. E ne sono rimasta affascinata.

Quando ho scoperto che era un film candidato e che aveva anche vinto vari Golden Globe sono stata molto felice e divertita perché l’avevo adorato a scatola chiusa.

La trama è semplice quanto perfetta: durante la winter break (che era il titolo del film in Francia) del 1970, Angus resta a scuola impossibilitato a tornare in famiglia e Paul, uno dei suoi insegnanti (che nessuno a scuola sopporta) è obbligato a restare e a supervisionarlo per non lasciarlo da solo. A questa coppia improbabile si aggiunge una terza figura, la cuoca, Mary, una donna afroamericana che ha appena perso suo figlio.

I tre si ritroveranno tra disagi, litigi e malintesi, a creare un’improbabile famiglia in questo strano, strano natale, in un bellissimo viaggio che trascina lo spettatore tra una risata e una lacrimuccia.

L’ho trovato un film delicatissimo e bellissimo e uscita dalla sala ero davvero emozionata!

Candidature: Miglior film, Miglior attore protagonista – Paul Giamatti, Miglior attrice non protagonista – Da’Vine Joy Randolph, Miglior montaggio, Miglior sceneggiatura originale

 

PAST LIVES

Dove vederlo: in sala dal 14 febbraio

Ho recuperato questo film la settimana prima della cerimonia perché ne ero molto incuriosita. Attualmente è il mio film preferito del 2024. La trama vede i due protagonisti, amici d’infanzia, crescere separati con due culture diverse in due mondi diversi, lui che resta in Corea, lei che parte per gli USA. Si ritroveranno anni dopo, con tutte le emozioni che questo porterà con sè.

Per me è un film delicatissimo e bellissimo che parla di emozioni, della vita che non va sempre come vorremmo o “come in un film”, di quanto i rapporti tra le persone siano complessi e difficili da inserire in una categoria a volte, del passato, del futuro e della vita presente. Ho adorato il concetto di In-Yun, di destino, così com’è visto nella cultura coreana, di quello che può essere la connessione tra due persone che si sono sfiorate nella vita ad un certo punto e magari non si vedranno mai più fino ad una vita futura. Ho pianto in vari momenti e sono uscita dalla sala sorpresa, sorridente e malinconica. Bello, bello, bello.

Candidature: Miglior film, Miglior sceneggiatura originale

 

KILLERS OF THE FLOWER MOON

Dove vederlo: Prime Video

Ok, non mentirò, qui la durata si sente, ma d’altronde è Scorsese e c’è da aspettarselo. Però appunto…è Martin Scorsese e che gli vuoi dire, a Martin Scorsese?

Le inquadrature sono perfette, lineari, pulite, geometriche, precise: sembra che si sia messo lì con una squadra e un righello in ogni singolo frame (e forse chissà, è andata proprio così). La sceneggiatura è forte, solida, è una bomba e, nonostante la durata della pellicola, non vedi l’ora di continuare e di capire cosa succederà dopo. Io trovo SCANDALOSO che non abbiano candidato Scorsese alla sceneggiatura ma che ci sia Barbie invece. Scandaloso. Ma andiamo oltre.

E Di Caprio… signori, io quest’anno tifo per Cillian, ma Leo qui è un mostro (e nemmeno lui nelle candidature c’è, io Maria…..) e per la sua interpretazione ha persino cambiato i tratti del viso, non so come, e il modo in cui si muove e parla. Ma forse ancor più brava di Leo è la sua co-protagonista, Lily Gladstone, che io spero vivamente il 10 marzo si ritrovi con la statuetta in mano come Miglior Attrice.

Si tratta di un ottimo film e sicuramente uno dei migliori film usciti nel 2023, ma procuratevi dei viveri prima di iniziare questa esperienza. Inoltre se un po’ indagate scoprite che la sceneggiatura si basa su una storia vera!

La trama in breve? Impossibile, ma provo ad essere mega stringata: siamo negli anni Venti in Oklahoma e piano piano vari membri della tribù degli Osage, nativi americani, iniziano a morire assassinati dopo aver trovato il petrolio nelle loro terre… ma non dico di più, in fondo è Scorsese e Scorsese va vissuto.

Candidature: Miglior film, Miglior regia – Martin Scorsese, Miglior attrice protagonista – Lily Gladstone, Migliori costumi, Miglior canzone originale – Wahzhazhe (A Song for My People), Migliore colonna sonora, Migliore scenografia, Miglior montaggio, Miglior fotografia

 

POVERE CREATURE

Dove vederlo: nei cinema dal 25 gennaio

Yorgos Lanthimos. Per quanto mi riguarda, un nome, una garanzia. Si tratta di uno dei miei registi preferiti di sempre. Non potrò mai dimenticare lo straniamento che ho provato in “The lobster” o l’angoscia andando in sala per “Il sacrificio del cervo sacro“.

Lanthimos per quanto mi riguarda ha lo strano potere di veicolare dentro di me qualsiasi cosa con il disagio e alla fine dei suoi film io mi sento scomoda sulla poltroncina e nella vita, come se il mio corpo non fosse più fatto ad hoc per contenermi. Lanthimos è un maestro per quella sensazione di disorientamento brutale che a me piace tanto quando sono al cinema.

E il suo nuovo lavoro lo aspetto da morire. Mancano pochi giorni alla sala! Ci vediamo lì?

Candidature: Miglior film, Miglior regia – Yorgos Lanthimos, Miglior attrice protagonista – Emma Stone, Miglior attore non protagonista – Mark Ruffalo, Migliori costumi, Miglior trucco e acconciatura, Migliore colonna sonora, Migliore scenografia, Miglior montaggio, Miglior fotografia, Miglior sceneggiatura non originale

 

IO CAPITANO

Dove vederlo: AppleTV+ o su Now

Questo film di Matteo Garrone è un pugno nello stomaco, una coltellata dove fa molto, molto male, ma è anche stupendo ed emozionante. Ho pianto come una bambina in sala e lo rivedrei altre cento volte, ma bisogna sapere cosa si sta andando a vedere, non lo consiglio se avete un umore particolarmente grigio.

Seydou e Moussa sono i due protagonisti di questa difficile storia, pronti a lasciare la loro terra natale per un’opportunità, per una speranza, per la possibilità di vivere, attraverso il deserto e il mare e gli orrori contemporanei di una tragedia che è così vicina a noi eppure così distante dai nostri occhi quando decidiamo di spegnere le tv o chiudere i siti di notizie perché i morti annegati in mare non li vogliamo vedere.

Qui Garrone fa un lavoro eccezionale, dirige un film che ha ben poco da invidiare e che lascia disorientati, svuotati e amareggiati, con una sensazione formicolante addosso. L’ho amato.

Candidature: Miglior film internazionale

 

MISSION: IMPOSSIBLE: DEAD RECKONING – PART ONE

Dove vederlo: su Nowtv

E proprio come più su dicevo che Scorsese è Scorsese, allo stesso modo Tom è Tom. E che gli vuoi dire, a Tom?

Il nuovo Mission Impossible è adrenalinico per dirne una leggera leggera, dai ritmi veloci e al cardiopalma. Vogliamo parlare delle scene tra i vicoletti di Venezia o della scena del treno? (Si, non dico altro, per chi ancora non l’ha guardato ma ecco, c’è di che battere coi nostri cuoricini).

Tom Cruise è uno dei miei attori preferiti, il mio guilty pleasure, un divo di Hollywood d’altri tempi che, per quanto si possa amare o odiare come persona, ama il suo lavoro e infonde una passione nei film che fa che è sempre più rara da trovare (lo sapete, si, che le sue stunt le fa tutte da solo, compreso lanciarsi dai palazzi, stare appiccicato al Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo, stringersi agli aerei in decollo o lanciarsi da un burrone su una motocicletta in corso – si, tutto). E proprio per questo lo adoro. E Mission è sempre Mission.

Candidature: Miglior sonoro, Migliori effetti speciali

 

SPIDERMAN: ACROSS THE SPIDER-VERSE

Dove vederlo: su Prime Video

Lo stile di animazione di questo film, sequel di Spider-Man: Into the Spider-Verse, è fantastico ed è sicuramente qualcosa che innoverà il panorama dell’animazione sia a livello di personaggi che di sfondi e dettagli. C’è una vera e propria regia qui e tutta la sala aveva gli occhi sgranati per non perdersi un solo frame.

Se non avete mai visto il primo animato su Spiderman del 2018 o questo, fatevi un favore e recuperateli perché sono a dir poco spettacolari! E si tratta di film su Spiderman veramente ben fatti, con delle trame che funzionano e che fanno l’occhiolino agli amanti dei comics senza esagerare e risultare banali o un copia-incolla.

P.s. pronti a scovare tutte le varianti?

Candidature: Miglior film animato

 

MAESTRO

Dove vederlo: su Netflix

In questo film vediamo un Bradley Cooper che fa sia da regista che da protagonista principale, interpretando la figura di Leonard Bernstein, uno dei più famosi direttori d’orchestra di sempre. Seguiamo Leonard nella sua vita e nelle difficoltà collegate, e ci ritroviamo a scoprire anche le vicende di sua moglie, Felicia Montealegre, che qui viene interpretata da una bravissima Carey Mulligan.

All’epoca la scandalosa vita di Bernstein fece molto scalpore ma io non vi tolgo la sorpresa se, come me, non ne sapevate molto. Il film è molto buono, diretto anche altrettanto bene. Scorre piacevolmente, nonostante le due ore piene – direi che per una serata Netflix & copertina ci sta eccome.

Candidature: Miglior film, Miglior attore protagonista – Bradley Cooper, Miglior attrice protagonista – Carey Mulligan, Miglior trucco e acconciatura, Miglior sonoro, Miglior fotografia, Miglior sceneggiatura originale

 

BARBIE

Dove vederlo: da noleggiare o acquistare su diverse piattaforme

Ok, ok, lo devo ammettere. Io sono probabilmente l’unico essere umano su questo pianeta a non aver visto Barbie. Me ne pento? Direi che vivrò bene lo stesso. Però si, prima ancora che annuncino le candidature scrivo questo pezzo ben consapevole che qualche nomination la prenderà. Perché è diventato un fenomeno mediatico e social, per via del Barbenheimer, per via delle interpretazioni (comunque mi dicono che Ryan Gosling abbia fatto un ottimo lavoro, nonostante la parte ingrata che gli hanno affibbiato – però Ryan, scegliamoli meglio i film, ok?). La pianto? Non lo so. In fondo non sono un giornalista politico, quindi la mia opinione può trasparire.

Ok, io ho un problema con questo film e con Barbie in generale. La sola idea delle barbie mi disturba, forse perché non sono mai stata una ragazza che poteva sognare ad essere una piccola, dolce e minuta barbie bionda. E si, lo so cosa state per dire, che poi sono arrivate le barbie scure, le barbie che facevano un altro lavoro che non era la bella statuina ecc ecc – ma sapete una cosa? Per me è sempre stata una paraculata. E by the way, la barbie curvy non è mai arrivata (o meglio, è arrivata si, nel 2016, udite udite che onore), ma qualcuno l’ha mai vista davvero? Ecco, esatto.

Quindi, eccoci qua. L’odio è stato sputato. Le candidature che si è beccato sono quelle che vedete qua sotto ma io spererò ardentemente che non ne vinca proprio nessuna.

Candidature: Miglior film (potevano evitare però eh), Miglior attore non protagonista – Ryan Gosling, Miglior attrice non protagonista – America Ferrera, Migliori costumi, Miglior canzone originale – I’m just ken, Miglior canzone originale – What Was I Made For?, Migliore scenografia, Miglior sceneggiatura non originale

 

ANATOMIA DI UNA CADUTA

Dove vederlo: da noleggiare o acquistare su diverse piattaforme

Purtroppo si tratta di una pellicola che ho perso al cinema, dunque non so dirvi molto, se non che è stato davvero osannato ed è risultato vincitore della Palma d’Oro a Cannes.

In questo chalet montano una donna viene sospettata dell’omicidio di suo marito e il loro figlio cieco deve decidere cosa fare, essendo l’unico testimone. Da qui si apre un thriller che molti descrivono come interessante e particolare. Direi che quando comparirà sulle piattaforme merita assolutamente la visione!

Candidature: Miglior film, Miglior regia – Justine Triet, Miglior attrice protagonista – Sandra Hüller, Miglior montaggio, Miglior sceneggiatura originale

 

IL RAGAZZO E L’AIRONE

Dove vederlo:  in sala 1 gennaio 2024

Ne parlano come uno dei migliori di Hayao Miyazaki e di come sia stupefacente. Io purtroppo non l’ho visto ma mentre questo articolo diventa pubblico lo trovate ancora in qualche sala sparsa qua e là, attenzione! Pondererò di recuperarlo anche io.

Dobbiamo davvero parlare di Miyazaki? Persino io, non tanto amante della tecnica dell’animazione, devo alzare le mani davanti a questo grande maestro. E quindi, magari vado in sala eh.

Candidature: Miglior film animato

 

Menzioni speciali:Indiana Jones e il quadrante del destino” prende una candidatura per la migliore colonna sonora. Sinceramente ero un po’ spaventata invece ho approcciato questo film con speranza e devo dire che tutto sommato non mi è dispiaciuto, sapete? Non è l’Indy dei vecchi tempi, però tiene botta.

Altri film che si sono fatti notare con mega candidature come “miglior film” o addirittura la regia sono “The zone of interest” (che si aggiudica la statuetta per il Miglior film internazionale) e “American Fiction” (quest’ultimo lo trovate su Prime e si aggiudica la sceneggiatura non originale), che non ho visto ma che potrebbero aggiudicarsi delle statuette!

Sapete già per chi tiferete in questi Oscar 2024?

 

Testo di Incoronata Galietti

Immagini CC0 Public Domain