Nuova veste, nuovo sito

Noti qualcosa di diverso?

No, non sono i capelli.
No, neanche il colore delle unghie.

è la nuova forma grafica del sito.

 

“Certo che è un bel salto” è ciò che mi ha risposto Incoronata quando le ho presentato l’idea stramba di una nuova veste.

Mi aspettavo una reazione anche più estrema, perché l’ho proposto sapendo di fare una mossa audace.

“Però è bellissimo” ha detto poco dopo.

E così eccoci qua.

Se ci penso, “è un bel salto – però è bellissimo” dovrebbe essere il nostro slogan
perché in queste due frasi è racchiusa la nostra storia.

Voi la sapete, la nostra storia?

 

Introducing: le due protagoniste

 

Immaginatelo come un film.

Non sto a partire da quando siamo nate, anche se lo abbiamo fatto in tempi non troppo diversi in contesti piuttosto diversi, ai due poli dell’Italia:
Anna in Piemonte
Incoronata in Puglia.

[Stacco narrativo che fa intendere tramite un montaggio serrato lo svolgersi di due vite parallele fino al momento clou, lo snodo narrativo. Sta arrivando, eccolo, ora ci arrivo.]

Scherziamo spesso sull’essere “due mezzi” e sulle nostre personalità complementari e simbiotiche.
Se lei è la Luna io sono il Sole, se lei è Halloween io sono il Natale. Dove lei si arrabbia io resto calma e dove io vedo il caos lei mette ordine – e viceversa. Abbiamo prerogative per certi aspetti opposte e una mente che si muove all’unisono, ciò nonostante, su molte cose.

Fin dal giorno uno.

 

Il giorno uno, che come ho detto non è in questa storia quello della nostra nascita, era un pomeriggio d’autunno di un certo numero di anni fa.


Il luogo era Palazzo Nuovo.

Si era svolta una lezione di “comunicazione multimediale” in cui io – Anna – avevo presentato il mio progetto davanti a una classe di estranei con timore ed entusiasmo in egual misura.
Ero ospite di un professore che mi ha concesso di proporlo come progetto d’esame e che mi ha chiesto, in cambio, di insegnare agli studenti a sviluppare siti su Joomla – che al tempo si usava come oggi si usa WordPress.

L’idea era per me semplicemente terrificante, ma l’occasione era troppo preziosa per non coglierla:
eccoci dunque a quel giorno di autunno.

Come spesso faccio quando mi trovo davanti a un pubblico, parlavo a macchina e cercavo di dimenticare che avevo davanti tante persone, tentavo da un lato di seguire le slide e i discorsi seri che mi ero preparata a casa e dall’altra la “buttavo in caciara” per reagire alla tensione.

Tipo: sì, ma niente di serio”.

Il fatto è che mi metteva a disagio ammettere la grandezza dei miei sogni, quando non avevo altro da mostrare che disegni e buona volontà. Pensare di dover convincere altri a crederci quanto me mi sembrava ben più complicato dell’impresa in sé.

Eppure.

“Non volevo perdermi i fuochi d’artificio” mi ha detto poi Incoronata, quando ha provato a spiegarmi perché è venuta a parlarmi dopo quella lezione.

Ma io non dimenticherò mai la faccia serissima, l’intensità sincera, con cui si è proposta per collaborare a quel progetto e farne la sua prova d’esame.
Mi ha parlato di come lo trovasse un’idea splendida, di come ne sentisse il bisogno da quando era arrivata a Torino, di quanto le sarebbe piaciuto contribuire. Io vedevo questa professionalità, questa mancanza di ironia, e non mi capacitavo.

“Questa ragazza mi ha preso sul serio” constatavo.

Lei mi dice oggi che è grata di avermi incontrata quel giorno, perché “le ho fatto vedere un futuro in cui si potevano accendere i fuochi d’artificio”.
Io però rispondo che è stata la sua capacità di vederli a darmi la forza di mettermici su.

In quella lezione ho parlato di un sito che presentava tutte le cose da fare a Torino, dagli eventi ai locali, dalle mostre ai cappuccini più buoni.

Io presentavo un portale, lei ha visto un mondo.

“Era una visione, in fondo” mi ha detto recentemente. Apparentemente ignara della fortuna sfacciata che abbiamo avuto – che io ho avuto – quel giorno d’autunno a trovarci proprio noi, che quella visione l’abbiamo colta e condivisa da subito.
Allora io ho provato a spiegarle quanto per me sia stato prezioso e importante capire che c’era chi vedeva i fuochi d’artificio, quando gli altri vedevano solo una pazza armata di carretto che parlava di strane luci nel cielo.

 

[Ma torniamo al film:]

Questa ragazza mi ha preso sul serio” constatavo con stupore.

“Vede quello che vedo io, quindi forse non sono pazza. Questa cosa si può fare”.

Il sito, che allora si chiamava “SiTO”, ha così visto la luce su Joomla.

Ha cambiato forma (e pure nome) e fatto molta strada, da allora. E noi insieme a lui.

Oggi fa un altro passo avanti, un altro ancora, ma a noi suona quasi come uno sguardo indietro, come un ritorno alle origini:

“Certo è un bel salto.”

è quel che in fondo mi ha detto anche allora.

“Però è bellissimo.”

 

[Telecamera che si allontana dalle protagoniste per abbracciare la vista su Torino. Stacco.]


Cosa cambia e cosa resta:

  • troverete sempre e per sempre posti da scoprire ed eventi in città da segnare in agenda
  • la veste grafica che state guardando è più in linea con le nostre personalità e il modo in cui ci piace comunicare online
  • l’anima del sito resta e resterà per sempre la stessa
  • potreste vedere errori o 404 in giro: abbiate pazienza con noi, c’è tanto tanto lavoro nelle retrovie che stiamo facendo, ma ce la faremo
  • l’amore per l’esplorazione dell’ignoto e la voglia di cambiare, come le scale di Harry Potter, trasudano dal nuovo template, dai colori pop, dai balloon ironici e dal nuovo stile grafico: a noi piace tanto tanto. E a voi?