Quadrilatero Romano:
la guida definitiva di turinoise

Indice:

    1. Il Quadrilatero in poche parole
    2. Eventi al Quadrilatero
    3. I nostri posti preferiti nel quartiere
    4. Il Quadrilatero Romano ovvero la storia della città
    5. il Quadrilatero oggi

 

Il nucleo originario della città (oggi racchiuso tra Corso Valdocco, Via Pietro Micca, Piazza Castello e Corso Regina) è noto oggi col nome di “Quadrilatero Romano”.

La sezione tra Via della Consolata, Via Garibaldi e piazza IV Marzo, nello specifico, è quello che un torinese intende quando parla di “quadrilatero”: con ogni probabilità, intende anche stradine strette e ciottolate, locali notturni e ristorantini per cena e aperitivo di tutti i tipi.

 

1. il Quadrilatero in poche parole

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Che Torino sia fatta a scacchi e incroci tra linee rette è una cosa evidente a chiunque la veda (dall’alto o meno). Questo perchè l’Agusta Taurinorum era originariamente una cittadella romana, sviluppata tra quattro “porte” (di cui la Palatina è tutt’ora conservata) e due vie principali: il Cardo (oggi Via Porta Palatina) e il Decumano (Via Garibaldi).

Cuore vibrante della nightlife, il Quadrilatero ha un’anima tranquilla e affascinante anche di giorno, con negozietti, librerie indpendenti, caffè di quartiere e laboratori artigianali. La zona che si estende dalla parte opposta di Via Garibaldi è particolarmente stimolante di giorno, con caffè e localini perfetti per pause pranzo, snack pomeridiani, colazioni e brunch. Via Barbaroux è un emporio a cielo aperto in cui si susseguono vetrine su vetrine di negozietti artigianali e Via Stampatori un punto di riferimento per alcuni dei locali più conosciuti della zona (nonchè una delle nostre librerie preferite in città).

La fervente attività piccolo-imprenditoriale tipica di Torino si mescola quindi con un passato molto presente tra rovine romane, contrade medievali e cortili splendidi. Al confine, i mercati affollati e le vie trafficate di Porta Palazzo, Corso Palestro e Corso Regina; i portici ottocenteschi di Via Pietro Micca, le residenze e i giardini reali di Piazza Castello.

Qui si trovano anche il Polo del 900 e il MAO; la Consolata e il Duomo in cui si opera l’ostensione della Sindone. La concentrazione di stimoli differenti racchiusa in questi isolati è un estratto dell’anima sobria e poliedrica di Torino.

2. Eventi al Quadrilatero

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3. I nostri posti preferiti al Quadrilatero

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4. il Quadrilatero Romano ovvero la storia della città

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Torino, come abbiamo già detto, è nata come cittadella militare (da cui la pianta a griglia “scacchistica” che ancora oggi la contraddistingue) ai tempi dell’Antica Roma, per ordine di Augusto, primo imperatore di Roma. La data esatta di fondazione dellAugusta Taurinorum non è certa, ma viene ormai collocata più o meno concordemente tra il 27 e il 28 a.C. 

Proprio Augusto, non per niente, ancora oggi torreggia davanti alle Porte Palatine, come un guardiano dell’antico accesso alla città.

Le Porte Palatine sono le uniche tra le quattro porte originarie a restare in piedi fin dai tempi dell’Impero Romano. Delle altre, resta una torre (ancora percorribile a piedi per un buon tratto) della Decumana, inglobata nella pianta di Palazzo Madama, di cui vi consigliamo assolutamente una visita.

Palazzo Madama è un ottimo posto, tra l’altro, per scoprire in una sola visita le tante facce di questa zona (e della storia della città): dalle mura e le fondamenta romane ancora visibili, alla vasta collezione medievale, alle porcellane e agli interni regali dell’era dei Savoia, per poi salire sulla terrazza e abbracciare con lo sguardo tutta la città a partire dal suo fulcro.

La conformazione medievale, sviluppatasi all’interno della pianta romana, resta visibile nelle viuzze ciottolate tipiche del Quadrilatero, nei nomi delle “Contrade” chiuse tra Via Garibaldi e i portici di Via Pietro Micca e nelle piazze che un tempo erano il centro dei mercati e della vita cittadina:
. Piazza IV Marzo (quella che a oggi mantiene maggiormente l’aspetto del tempo)
. Piazza Corpus Domini (che per via di una caratteristica installazione artistica i torinesi conoscono come “Piazza del Piercing”)
. Piazza della Consolata, di cui il Santuario della Consolata è una delle chiese più interessanti in città
. Piazza Palazzo di Città (oggi sede del Municipio) che un tempo era la Piazza delle Erbe (e quindi del mercato) e che oggi conserva poco dell’aspetto originario, se non la pianta raccolta e la statua dedicata al Conte Verde.

Fare un giro tra le vie di questo quartiere permette di respirarne la storia più antica, dalla fondazione romana fino al Regno dei Savoia, che nel 1563 trasferirono la capitale del proprio ducato da Chambery a Torino e che furono poi i sovrani del nuovo Regno d’Italia a partire dal 1861. 

Proprio grazie ai Savoia abbiamo oggi la Cappella della Sindone, dentro al rinascimentale Duomo; le chiese barocche che costellano il centro città; le residenze nobiliari disseminate per tutta Torino e nella prima cintura (a cominciare, ovviamente, dal Polo Reale) e i numerosi chilometri di portici che tanto la caratterizzano.

Tutto questo è visibile nell’aspetto architettonico del Quadrilatero, che oggi è un affascinante labirinto di stradine storiche, botteghe artigiane, caffè e ristoranti. La zona ha preservato il suo carattere antico, offrendo un’esperienza unica a chiunque vi si avventuri.

Passeggiare tra le vie del Quadrilatero significa immergersi in secoli di storia, ammirando la bellezza di architetture antiche e respirando un’atmosfera intrisa di tradizione.

5. Il Quadrilatero oggi

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Anche se resta il cuore amministrativo della città, per i torinesi il quadrilatero oggi è un punto nevralgico per il tempo libero. 

La centralità economica del Quadrilatero infatti cadde dai fasti del Polo Reale quando la Capitale d’Italia venne trasferita e l’industria diede nuovo volto alla città spostandone l’asse del potere altrove.
Il torinese di oggi si stranisce, vedendo le foto piene di auto parcheggiate che ritraggono Piazza Castello negli anni 70, ma la Torino della Fiat era un centro operoso, trafficato e ben diverso da ora.

Negli anni 80 del Novecento il quartiere venne fatto oggetto di un piano di recupero che ripristinò molte aree pedonali e ne incentivò lo sviluppo. L’obiettivo era quello di creare un ambiente accogliente e vivace, preservandone al contempo l’identità storica.  Il processo di riqualificazione ha attirato nuove attività, in particolare locali, bar e ristoranti, trasformando il Quadrilatero in un polo gastronomico e culturale.

Sonnolente di giorno, frequentate la sera, oggi le viuzze del Quadrilatero sono note nella “mappa sentimentale” dei Torinesi per l’alta d’alta densità di locali, di musei e di negozi.

Quali sono i tuoi preferiti?

 

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