Comunardi in 3 parole:
indipendente, editoria, libri

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Comunardi non vende libri, ma edizioni

Il punto di riferimento per le pubblicazioni indipendenti a Torino

Probabilmente è la libreria indipendente più famosa della città: in pieno centro, aperta fino a dopo cena e di sabato fino a mezzanotte, è una delle poche ad avere anche un reparto dedicato all’edicola, in cui si trovano le introvabili riviste letterarie per lettori e scrittori. Narrativa e saggistica si susseguono sugli scaffali e orientarsi può essere difficile ma il gestore è uno di quei librai vecchio stampo che sanno vita, morte e miracoli di tutto ciò che c’è nel proprio catalogo (e anche al di fuori!).

Una libreria che ha un cuore e un volto

Proprio lui, il fondatore: Paolo Barsi. Taciturno e riservato, sa apprezzare chi come lui ama i libri e a queste persone dedica il suo tempo con professionalità rara altrove. Tiene anche gli indipendenti più piccoli ed è sempre pronto a scoprire e suggerire qualcosa di nuovo. La cultura su carta stampata è chiaramente la sua missione.

 

Comunardi come ritrovo per la cultura dissenziente

“Libri, casa, persone”, recitano le colonne in homepage sul loro sito. Persone vere (e molto attive) che fondano una casa per libri e lettori: questa la storia passata e odierna della Libreria Comunardi. Una casa per chi i libri li legge, li scopre, li ama, li produce, li scrive. Narrativa, saggi, fumetti, testi universitari e pubblicazioni di ogni tipo si susseguono su scaffali pieni zeppi all’interno dei quali il proprietario è pronto a guidare.

Comunardi, la libreria indipentente più longeva di Torino

La saracinesca si è alzata (proprio per mano di Paolo che ancora la alza tutte le mattine e la abbassa la sera tardi) per la prima volta nel 1976. Da allora è rimasta un punto di riferimento per le edizioni indipendente e per le parole che ritraggono la realtà (anche attraverso la finzione). In particolare (e in questo senso la si può chiamare dissenziente), si opera qui una grande ricerca e una missione per dare una voce a chi resta fuori dai circuiti di distribuzione principali e dal mainstream.

Facciamo anche lo schemino:

PERFETTO PER

  1. chi come idea di serata romantica ha un giro in libreria
  2. gli amanti dei libri e degli editori indipendenti
  3. chi ha bisogno di un consiglio per lettori forti

RICORDEREMO

  1. la sensazione di casa nel trovare una libreria illuminata e aperta alle dieci di sera
  2. la quantità incredibile di libri che quasi sovrasta
  3. la pubblicazione introvabile con cui facciamo “la prova del nove” per riconoscere una libreria che fa davvero ricerca: esposta in bella vista, in posizione centrale, tra i volumi messi in evidenza

 

Domande/Risposte

Paolo Barsi aveva 23 anni quando ha aperto la Comunardi con lo scopo di dare una voce al clima politico del tempo attraverso le parole scritte su carta. Pare non pensasse di diventare un libraio da grande, ma la sua “casa dei libri” ha trovato un posto attivo e pulsante nello scenario dei lettori torinesi e lì resta ancora dopo 43 anni.

La posizione è nevralgica, a pochi isolati dalla Mole e da Palazzo Nuovo, dalla Biblioteca Nazionale e da Palazzo Carignano e, soprattutto, praticamente davanti al Circolo dei Lettori, altra casa per chi bazzica l’ambito editoriale. Inutile dire che ha un posto speciale nel cuore dei lettori di Torino.

La libreria ha 43 anni di attività, anche se ora, con il passaggio di proprietà dei locali che la ospitano, la sua presenza è messa in discussione. Ma non si sopravvive 43 anni nel mondo dell’editoria senza spirito battagliero: la Comunardi non chiuderà così facilmente. Puoi aiutarla a trasferirsi nei locali adiacenti qui. Nel frattempo, la trovate aperta dalle nove del mattino fino a mezzanotte dal martedì al sabato; fino alle 20 la domenica e il lunedì.

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Autore: Anna Catellani
Photo Credits: Libreria comunardi
Aggiornato al: 14 febbraio 2020

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