Cit Turin:
la guida definitiva di turinoise
Fedele al suo nome, il più piccolo quartiere di Torino riesce in pochi isolati a produrre un’impressione forte e definita nel cuore di passanti e Torinesi.
Indice dei contenuti:
1. Cit Turin in poche parole
Cit Turin ha un cuore di zucchero e gusti internazionali e sofisticati: nonostante la ridotta dimensione geografica, la concentrazione di locali e di negozi di grande qualità e varietà ha dell’incredibile per un quartiere non propriamente centrale né frequentato durante la movida.
Il fascino discreto della borghesia a Torino si respira in questo quartiere, insieme a quello di alcune delle architetture liberty più interessanti del Paese. La Belle époque qui non sembra essere mai finita e passeggiare tra le vie dai nomi sofisticati (Principi d’Acaja, Duchessa Jolanda, Beaumont), se non abitarci, fa sentire tutti un pochino più affascinanti.
Stretta tra i grandi viali alberati di Corso Vittorio e di Corso Francia, questa zona si sviluppa ad angolo tra cortili privati e fazzoletti di verde e di pace come quello di Piazza Benefica, il cui mercato è meta di tutti i fashionisti della città.
Polo architettonico di grande operosità e gusto invece assolutamente contemporaneo è quello che si sviluppa tra il palazzo di giustizia, il grattacielo San Paolo e la stazione di Porta Susa.
Pronti alla scoperta? Le scarpe comode non servono, vista la scarsa dimensione, quindi mettetevi la vostra mise preferita e godetevi la vita coccolata di questo quartiere.
3. Cit Turin nella Storia della città
Il nome Cit Turin significa “Piccola Torino” in piemontese, e ben descrive l’anima di questo quartiere: nato come borgo agricolo fuori dalle mura, fu inglobato nella città con la costruzione della nuova cinta daziaria del 1853, che definì un nuovo confine urbano ad anello (oggi riconoscibile nei corsi Bramante, Pascoli, Ferrucci, Tassoni, Svizzera, Mortara, Vigevano, Novara e Tortona).
La sua vera fioritura, però, arrivò a inizio Novecento, quando si trasformò in una piccola città nella città caratterizzata dallo Stile Liberty e impostata, nonostante la sua forma triangolare, sulla griglia ortogonale tipica del centro di Torino.
Al suo cuore, in via Palmieri 39, sorge ancora la parrocchia di Gesù Nazareno. La piazza antistante divenne presto il fulcro del quartiere: qui, al numero 15 di Via Susa, si ergeva l’imponente Casa Benefica per giovani derelitti.
Oggi la struttura non esiste più, ma il quartiere ne conserva il ricordo, tanto che la piazza principale porta il nome di Piazza Benefica.
Se però oggi (anche grazie allo stile stupendo di molti palazzi e portoni) il quartiere vede passeggiare tailleur e persone in giacca e cravatta, al tempo una delle principali vocazioni della zona era quella di Mattatoio.
Ai margini del quartiere, infatti, risiedeva un polo di caserme e di posti meno scintillanti: oltre alle Carceri “Le Nuove” (tutt’ora visitabili), qui sorgevano il Foro Boario, grande mercato del bestiame, e il Mattatoio Civico (1868). Oggi, proprio al loro posto, troviamo il Palazzo di Giustizia , il Giardino Nicola Grosa e il grattacielo Intesa Sanpaolo di Renzo Piano.
Non lontano da quelli che oggi sono i confini di Cit Turin sorsero in quel tempo anche le officine ferroviarie (Oggi OGR) e l’Ospedale Martini, primo a introdurre il Pronto Soccorso e a distinguersi per una struttura a padiglioni separati in base alla specializzazione, anziché lungo un corridoio.
In caso ve lo steste chiedendo, no: il Martini che ha fondato l’ospedale non è quello della Casa Benefica (né quello che negli stessi anni stava inventando il famoso bitter e fondando un’azienda ancora in grande salute).
Era un nome che andava forte, al tempo, a quanto pare.
Tornando all’ospedale, fu colpito dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale e venne trasferito nel quartiere di Pozzo Strada, dove ancora oggi risiede.
Molti edifici di Cit Turin subirono la stessa sorte, durante il conflitto, e furono ricostruiti nei decenni successivi, lasciando oggi un tessuto urbano che mescola stili architettonici di periodi diversi del Novecento.
4. Cit Turin oggi
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Passeggiare per le vie di Cit Turin significa immergersi in un mosaico architettonico che spazia dallo stile eclettico al razionalismo, fino alle ricostruzioni del dopoguerra.
Tra i tratti più caratteristici del quartiere spiccano gli edifici in stile Liberty, che raggiunsero il loro massimo sviluppo dopo l’Esposizione Universale dell’arte decorativa moderna del 1902. Architetti come Pietro Fenoglio, Giovanni Gribodo, Gottardo Gussoni e Domenico Vivarelli firmarono eleganti palazzi borghesi dalle facciate floreali, che oggi rendono Cit Turin un autentico museo a cielo aperto.
Se fino agli anni 2000 questo era il quartiere degli avvocati, degli studi professionali e delle residenze costose, da quando la sede di Porta Susa è stata spostata lungo Corso Inghilterra e il Grattacielo Sanpaolo ha rimesso la zona nell’occhio dell’interesse commerciale, Cit Turin ha visto aprire una moltitudine di negozietti, gelaterie, localini e ristoranti.
3. I nostri posti preferiti a Cit Turin
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2. Eventi a Cit Turin
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