Se non conoscete il Siculo, probabilmente siete cittadini da poco.
Siculo, signori, era un’istituzione prima che le gelaterie artigianali diventassero di moda. LA Gelateria, per la quale tutta la città si riversava nella stretta via che domina gloriosamente, fin dagli anni ’80.

Oggi, che le gelaterie di livello sono un fenomeno molto più diffuso non vi capiterà più così frequentemente di trovare automobilisti dispersi che chiedono informazioni sul Siculo fino a 10 isolati di distanza, ma la folla, fuori, è praticamente assicurata. Non fatevi spaventare, prendete il numerino e intrattenetevi con le numerose fotografie di vacanze di famiglia sparpagliate sulle pareti del locale. I gestori, meravigliosi e calorosi, sono gli stessi da sempre. C’è stato un tempo in cui ogni settimana inventava un nuovo gusto misterioso e regalava un cono a chi ne indovinava gli ingredienti, ma con le nuove limitazioni dovute alle allergie ha dovuto interrompere questa bellissima tradizione.

Tuttavia, forse anche grazie a questo, la sua scelta di gusti è incredibilmente varia (c’è anche una quantità di semifreddi, gelati con latte di soia e di sorbetti alle verdure) e alcuni di essi sono il frutto di sperimentazioni durate anni: la sua crema e il suo chantilly sono rarità semplici quanto introvabili.
Ottime anche le granite, le buonissime brioche riempite al momento e l’idea di mettere la panna all’interno del cono, anziché sopra al gelato.
I nostri gusti preferiti? La violetta artigianale, la crema (ca va sans dire), il marron glaces e il pistacchio salato (che fanno solo di mercoledì)! Per la granita, di nuovo la violetta, ottima con la panna, quella di gelsi e il pistacchio.

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