Portapillole, pinzette e sopravvivenza: la guida definitiva al post-ferie
Benvenuti in Bocconcini
Qui ritroverete pezzi e avanzi di Spezzatini, la nostra newsletter ripresa, riscaldata e servita in versione take-away.
Assaggi di Spezzatini passati, serviti in comode box da asporto
dalla newsletter del 16/8/2024
“Il portapillole”
Noi che guardiamo il calendario e notiamo che le ferie stanno per finire
Il momento del rientro a lavoro si sta avvicinando. Che sia settimana prossima o quella dopo, ormai già sentiamo questa spada di Damocle che incombe su di noi, alle nostre spalle, sempre presente.
Se mi state leggendo comunque significa solo una cosa:
che siamo sopravvissuti.
A Ferragosto, alle grigliatone estenuanti, ai parenti che ti chiedono perché non sei laureato/sposato/con figli/diosolosacosa, al caldo torrido che ormai ha deciso che gli esseri umani sul suo pianeta non li vuole, alle teglie di lasagne come antipasto, all’alito di chi ha mangiato la pizza con la cipolla, ai film di Franco e Ciccio su Mediaset, ai cugini piccoli, ai vicini spioni, ai ritorni a casa per le vacanze, ai rientri in città, ai colleghi che iniziano a farsi sentire, al dover reinstallare teams sul cellulare…
Per quanto mi riguarda sono appena atterrata a Torino e settimana prossima ho deciso di fare qualche giretto oltre confine in modo rilassante, prima di ricominciare il delirio di sempre.
Tornando a lavoro solo per andare a dare le dimissioni
Taralli.
Per quelli di voi che stanno piangendo di nostalgia per le scrivanie a lavoro e guardano le foto dei colleghi mentre si emozionano per il rientro a lavoro (ma c’è davvero qualcuno che sta così?), io vi dico: portate dei taralli. Portate dei taralli, dei dolcetti, qualsiasi cosa.
Per ricominciare nella giusta maniera quale modo migliore che fare pausa caffè e tarallo dopo aver acceso il pc e aver visto le 430 mail da leggere e teams che si riavvia, mentre il capo vi chiede una call alle 9.00 di lunedì?
Il rientro
Mi rendo conto che per il trauma da rientro c’è ben più di qualche consiglio che bisogna dare, ma questo è l’argomento della prossima newsletter, non fatemelo spoilarere su!
Nel frattempo mi ero detta “diamo qualche consiglio di acquisto pre-ritorno, di quelle ca**atine scemine che però ci rendono felici” e sapete cosa ho scoperto?
Che sono vecchia.
Ho guardato i miei ultimi ordini Amazon e… beh, giudicate voi:
- Un set di pinzette. Pinzette, capite? Pinzette.
- Della lattasi. Perché ormai nun ce la fò più manco a digerire le cose.
- Cuscinetti per le scarpe. Perché nun ce la fò più a comprarmi le scarpe giuste.
- Due scarichi per i lavandini. Perché manco i lavandini in casa mia ce la fanno più.
- Un portapillole. Non credo ci sia bisogno di commentare questo acquisto.
Il portapillole comunque è stato troppo. Vederlo lì, assieme a tutto il resto…è stato troppo. Ci tengo a specificare che i link non sono affiliati, ma che semplicemente volevo condividere con voi la gravità della mia anzianità, perlomeno stando ai miei ordini Amazon.
Inco che prepara questa newsletter
Io ora lo so qual è l’unico pensiero che state facendo da un po’. Un pensiero lecito, un pensiero vero, un pensiero fondamentale.
Ma Inco, dove li trovo i taralli per tornare a lavoro e prepararmi adeguatamente al rientro?
Qua.
Questa è una vecchia newsletter, riscaldata per voi come un tarallo appena sfornato. E sì, per chi se lo stesse chiedendo: il trauma da rientro passerà, ma i taralli ci saranno sempre.
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