aprile, 2025
Nostalgia
Quando
5 aprile 2025 All Day(GMT+02:00)
Dove
Teatro Astra
Via Rosolino Pilo 6
Dettagli
Nostalgia – Teatro Astra Torino I Vespri / Giovanni Insaudo Teatro Astra 5 aprile 2025 Prima nazionale “NOSTALGIA” si sviluppa attraverso il dualismo e il gioco di riflessi tra gli interpreti,
Dettagli
Nostalgia – Teatro Astra Torino
I Vespri / Giovanni Insaudo
Teatro Astra
5 aprile 2025
Prima nazionale
“NOSTALGIA” si sviluppa attraverso il dualismo e il gioco di riflessi tra gli interpreti, ponendo l’accento su come siamo il riflesso delle altre persone e della società. La coreografia utilizza questi elementi per esaminare le relazioni interpersonali e l’influenza reciproca, mettendo in luce come il dualismo possa essere spesso una risorsa creativa piuttosto che un ostacolo. Il progetto propone una destrutturazione del concetto di “fine” di uno spettacolo, reinterpretandolo non come un epilogo ma come una continua evoluzione di emozioni ed energia. Gli inchini, solitamente visti come una conclusione, sono analizzati come parte integrante della performance stessa, un’estensione dell’atto di essere osservati e di osservare.
“NOSTALGIA” è la nuova creazione di Giovanni Insaudo, un’esplorazione profonda del concetto di identità e autenticità, in cui ci si interroga su quanto la vita in sé diventi spesso essa stessa una performance, ed il confine che separa realtà e finzione risulti sempre molto sottile. Sviluppando la precedente creazione “I have seen that face before”, Insaudo si interroga su cosa cambierebbe se vedessimo il saluto finale di una performance come un’immagine iconografica, chiedendosi se l’artista ha mai veramente smesso di performare o recitare, o se è in qualche modo intrappolato in una parte anche quando crede di essere autentico. In parallelo, in una società dove spesso siamo costretti a recitare un ruolo, emerge la domanda: quando siamo davvero noi stessi e quando stiamo interpretando un personaggio? Il messaggio viene veicolato nel corso della performance non solo tramite il movimento ed il corpo dei danzatori ma anche tramite un video-documentario dello spettacolo stesso, che si integra nella performance stravolgendone i tradizionali dogmi di inizio e fine. L’idea iniziale di “I have seen that face before” diventa una metafora del riconoscimento e dell’analisi di sé stessi: guardandoci allo specchio o in una fotografia, vediamo un volto familiare o qualcuno che a volte non riconosciamo completamente? Questo atto di riflessione diventa uno strumento per esplorare la nostra identità e il modo in cui ci percepiamo e siamo percepiti dagli altri.
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