gennaio, 2023
LabGraal
Quando
All Day (Giovedì)
Dove
Hiroshima Mon Amour
Via Carlo Bossoli 83
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LabGraal – Hiroshima Mon Amour a Torino 26/1/2023 Il LabGraal, uno dei gruppi italiani di musica celtica che si è conquistato, a pieno diritto, un posto di rilievo nella scena musicale internazionale,
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LabGraal – Hiroshima Mon Amour a Torino
26/1/2023
Il LabGraal, uno dei gruppi italiani di musica celtica che si è conquistato, a pieno diritto, un posto di rilievo nella scena musicale internazionale, torna in concerto Giovedi 26 gennaio 2023 a Hiroshima Mon Amour alle ore 21.30 per presentare il nuovo album “The Last Shaman”.
L’album è un tributo a Giancarlo Barbadoro (scomparso nel 2019) fondatore della band insieme a Rosalba Nattero.
L’album “The Last Shaman” è uscito in vinile in edizione limitata numerata di sole 500 copie con 11 tracce di Keltic Rock, incluso anche un cd contenente 8 bonus tracks. Quest’ultimo lavoro contiene brani inediti di Barbadoro.
L’attuale formazione è composta da Rosalba Nattero (voce); Luca Colarelli (bagpipe e chitarra); Andrea Lesmo (bouzouki e tastiere) e Gianluca Roggero (tamburi). Al concerto del 26 gennaio saranno presenti Chiara Cesano e Maurizio Redegoso Kharitian ai violini, musicisti che hanno suonato in “The Last Shaman” insieme al pianista Marco Varvello. Guido Barosio leggerà alcune poesie di Giancarlo Barbadoro. La produzione di “The Last Shaman” è stata realizzata da Davide Donvito, mentre per il mastering il LabGraal è volato a Los Angeles per affidarsi alle mani di Tom Baker, vincitore di 3 Grammy, già con Nine Inch Nails, David Bowie, Stone Temple Pilots, Marilyn Manson, Smashing Pumpkins, Papa Roach. Un album che va nella direzione più sciamanica della musica del LabGraal, la prosecuzione di un altro grande lavoro come “Native”. Brani come Herr Manneling, cantato in antica lingua norrena, o Kan ar Kann, in lingua bretone, o Moju Dushu, brano che si ispira ad antiche ballate siberiane, sono rappresentativi di questo lavoro. Il Live Act della band è riconosciuto a livello internazionale come i successi e i tour in Australia, negli States e in Bretagna ma anche l’apertura del concerto in mondovisione delle Olimpiadi di Torino 2006.