Santa Rita è un quartiere residenziale alle porte della periferia di Torino, densamente popolato e relativamente ben servito dai mezzi, che si è formato in una Torino che ruotava attorno alla FIAT e che sta recentemente cambiando forma e identità da quando l’industria ha smesso di essere il primo biglietto da visita della città.

Cuore pulsante delle Olimpiadi del 2006, da sempre sede affezionata anche delle partite del Toro e delle competizioni di nuoto, si estende fra tre parchi molto frequentati e dalle identità molto diverse: se Piazza d’Armi è il parco urbano per eccellenza, fatto di viali e di prato all’inglese, Parco Rignon si sviluppa attorno a una ex residenza nobiliare che ora è una bellissima biblioteca, mentre Parco Ruffini ha una conformazione più naturale ed è votato innanzitutto allo sport, tra campi da tennis, piste di atletica e percorsi ginnici.

Cittadina nella città, Santa Rita è un borgo semi-autonomo che offre quasi tutto al suo interno e che ha un fascino popolare tranquillo e vivace, fortemente a portata d’uomo. Vale una visita per le sue osterie e per il mercato che la anima ogni giorno salvo la domenica: insieme a quello di Porta Palazzo e a quello più piccolo ma interessante di Piazza Benefica, è uno dei più caratteristici della città. Consigliato soprattutto per la grande varietà e qualità di banchi alimentari, vede alternarsi prodotti locali, specialità regionali, frutta e verdura a filiera corta, spezie, erbe; c’è persino un banco che produce la mozzarella sul momento. In alcuni giorni le bancarelle di abbigliamento offrono stile imperdibile a pochissimi euro e anche i prodotti per la casa si trovano a prezzi imbattibili.

Il nostro angolo preferito?
Un tavolino al sole, in primavera, al chioschetto di Piazza d’Armi, con vista sullo stadio e sulla torcia olimpica, sulle colline e, dall’altra parte, sul mercato e infine sulle Alpi all’orizzonte.

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