ottobre, 2023
Sottopelle
CategorieCULTURA,MOSTRE E MUSEISottopelleFebo e Dafne, Via Vanchiglia 162023gio26ott All Daysab02dic
Quando
26 ottobre 2023 - 2 dicembre 2023 ( All Day)(GMT+02:00)
Dove
Febo e Dafne
Via Vanchiglia 16
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Sottopelle – Febo e Dafne Torino Mostra di Pier De Felice Dal 26 ottobre al 2 dicembre 2023 La Galleria Febo e Dafne è lieta di presentare la personale “Sottopelle” di Pier De
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Sottopelle – Febo e Dafne Torino
Mostra di Pier De Felice
Dal 26 ottobre al 2 dicembre 2023
La Galleria Febo e Dafne è lieta di presentare la personale “Sottopelle” di Pier De Felice. L’inaugurazione avrà luogo giovedì 26 ottobre 2023 a partire dalle ore 18.00. Durante la serata inaugurale sarà possibili degustare aperitivi e cocktail proposti da Sciarada – Bistrò e Miscelati e ispirati dalle opere dell’artista.
In mostra, fino al 2 dicembre, una serie di lavori in cui oggetti della quotidianità vengono elevati a soggetti di un mondo immaginario e ideale. L’esigenza dell’artista è di restituire nuova vita alle cose date per acquisite o scontate, con l’intento di sottolineare l’importanza che hanno i piccoli gesti per la salvaguardia del pianeta e in difesa della sua bellezza. Il concetto di “Sottopelle” si associa alle opere in mostra con un duplice significato.
Da un lato, questo termine si lega alla tecnica impiegata da Pier De Felice nella creazione di alcune delle sue opere, frutto di un procedimento in cui l’artista incide il supporto e applica poi uno strato di resina, creando così delle linee che ricordano le tracce lasciate da un tatuaggio sotto la pelle. Dall’altro lato, “Sottopelle” assume un significato più ampio, indicando qualcosa che è intrinseco nell’essenza stessa dell’umanità, un elemento inscindibile del nostro DNA, una modalità di comportamento che ci caratterizza.
Le opere in mostra evidenziano la denuncia dell’uomo sensibile che trova nell’arte la speranza ed un’indicazione precisa. L’essere umano si approccia al pianeta e agli oggetti, naturali e no, spesso in modo inadeguato. Questo comportamento è insito nel genere umano: una componente decadente che scorre come linfa sotto la pelle.
Il mondo proposto dalle opere in mostra è “il mondo che vorrei” dell’artista: una quotidianità che vive in modo nuovo, che rende possibile l’allontanarsi dai paradossi e dai controsensi insiti nei sistemi sociali, per potersi ritrovare, invece, in una dimensione di calma e libertà. In questo mondo ideale hanno un ruolo importante le piante, i fiori, i semi, la frutta, gli ortaggi… tutti quegli elementi della natura “di uso quotidiano”. Questi elementi semplici si fanno simbolo di libertà e speranza legata alla volontà di non arrendersi.