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aprile, 2023

Parallel Worlds

CategorieCULTURA,MOSTRE E MUSEIParallel WorldsFebo e Dafne, Via Vanchiglia 162023gio27apr All Daysab17giu

Quando

Aprile 27 (Giovedì) - Giugno 17 (Sabato)(GMT+02:00)

Dove

Febo e Dafne

Via Vanchiglia 16

Other Events

Dettagli

Parallel Worlds – Febo e Dafne Torino

Mostra di Claudio Napoli

Dal 27 aprile al 17 giugno 2023

Claudio Napoli presenta, alla galleria Febo e Dafne di Torino, la mostra personale Parallel Worlds. Fotografia digitale, postproduzione, ma anche generative-art con l’utilizzo di algoritmi neurali: sono eterogenee le tecniche utilizzate dall’esperto di effetti speciali per illustrare i suoi visionari mondi paralleli.

Parallel Worlds - Febo e Dafne Torino

La mostra personale Parallel Worlds di Claudio Napoli inaugura, alla galleria Febo e Dafne di Torino, giovedì 27 aprile alle ore 18.30. L’artista è stato premiato con il David di Donatello nel 2006 per gli effetti visivi digitali. Dal 2010 Claudio Napoli si dedica a progetti che declinano fotografia digitale, video, postproduzione. In questa mostra l’artista introduce anche l’utilizzo di algoritmi neurali e generative-art per creare opere visive che siano il risultato di una collaborazione tra l’artista e il computer. Il concetto di mondi paralleli è l’ipotesi che ci possano essere universi alternativi, in cui la realtà esiste in modo differente rispetto a come la conosciamo. Questa teoria è stata esplorata in molte opere di fantascienza, ma anche in filosofia e fisica teorica. Parallel World è la scomposizione caleidoscopica di mondi paralleli ed architetture mentali, che partono da una serie di scatti catturati dall’ambiente urbano reale, trasformato in istantanee geometriche. Edifici, strade e palazzi costituiscono l’ambiente artefatto che l’essere umano ha creato intorno a sé. L’umanità ha talmente immerso le proprie vite all’interno dell’elemento urbanizzato al punto da percepirlo come naturale. L’ambiente antropizzato è ridotto, nelle foto di Claudio Napoli, a moduli essenziali. L’artista sceglie uno o più dettagli e li rielabora digitalmente fino a farne perdere l’attinenza al dato reale. Da uno o più moduli, poi, ricompone una nuova architettura immaginaria, ma legata comunque a quel punto di partenza reale. Prendono così corpo nuove strutture, paesaggi, ambientazioni che dall’onirico sfiorano il futuribile. Il meccanismo mentale che agisce per scegliere il dettaglio è lo stesso in grado di ricreare una realtà alternativa, parallela, poiché possibile o probabile, se pur non immediatamente rintracciabile ad occhio nudo.

Tante sono le citazioni cinematografiche a cui attinge Napoli come, in particolare, le pellicole Inception ed Interstellar di Christopher Nolan. Così come l’estetica delle sue opere fa riferimento all’immaginario Cyberpunk di autori come Philip K.Dick, in cui la fantascienza si innesta nel gusto vintage di un futuro già vissuto, scevro quindi da un sentire positivista in cui il progresso è sinonimo di miglioramento perpetuo.

In Claudio Napoli non c’è sintesi e non c’è soluzione. Lui consegna i tasselli con cui la nostra mente può scomporre la realtà e al fruitore è assegnato altresì il compito di riassemblarla. Nelle serie dei componibili Napoli fornisce al fruitore 10 moduli da assemblare liberamente, idealmente in 3 file di 3, il fruitore non solo dovrà decidere in che maniera disporre i moduli, ma ne riceve anche uno in più, in modo da dover compiere l’ulteriore scelta di escluderne uno. Scelta, in ogni caso, che non va mai intesa come definitiva, poiché i moduli sono sempre riassemblabili liberamente.

Reale-virtuale, oggettivo-soggettivo, naturale-artificiale, sono tanti i temi citati nella ricerca di Claudio Napoli, tanto più attuali quanto lo è lo sguardo di un professionista allenato da sempre a giocare con le possibilità che apre l’utilizzo del digitale nella produzione di immagini. Artista perfettamente a suo agio nel fornirci una versione tridimensionale del suo personale metaverso, poiché, a quanto pare, il futuro, oltre a perlustrare lo spazio reale al di là dei confini della nostra orbita, viaggia in direzione di una dimensione in cui la sovrapposizione dei piani del reale coincide con l’utilizzo sempre più quotidiano di intelligenze artificiali e realtà aumentate.

Claudio Napoli (Napoli 1960, vive e lavora tra Roma e New York)

Inizia giovanissimo nel campo della grafica per l’audiovisivo. A metà degli anni Novanta diventa socio del più importante studio di effetti visivi digitali per il cinema italiano, Proxima, collaborando con registi quali Tornatore, D’Alatri, Verdone, Zeffirelli e Monicelli. Nominato con Proxima ai Premi David di Donatello per sei edizioni consecutive, vince nel 2006 per il film Romanzo Criminale diretto da Michele Placido, ha al suo attivo la regia di oltre 150 spot e la supervisione e produzione di effetti visivi digitali di oltre 40 film. Nel 2014, si trasferisce stabilmente a New York, acquisendo la cittadinanza americana e proseguendo la sua attività di produzione video realizzando documentari, corti, videoclip, video installazioni, animazioni. Da sempre fotografo per passione, Claudio Napoli negli ultimi dieci anni si dedica a progetti fotografici che espone a New York, Seoul, Milano, Torino e Roma.

 

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