ottobre, 2022
La luce nell’ombra
Quando
Ottobre 18 (Martedì) - Dicembre 23 (Venerdì)
Dove
Galleria Giorgio Persano
Via Stampatori 4
Dettagli
La luce nell’ombra – Galleria Giorgio Persano a Torino PER BARCLAY 18.10 – 23.12.2022 Giorgio Persano è lieto di presentare, al primo piano di Via Stampatori 4, una nuova personale di Per Barclay,
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La luce nell’ombra – Galleria Giorgio Persano a Torino
PER BARCLAY
18.10 – 23.12.2022
Giorgio Persano è lieto di presentare, al primo piano di Via Stampatori 4, una nuova personale di Per Barclay, frutto della collaborazione più che trentennale tra l’artista norvegese e la galleria.
Nello spazio di Palazzo Scaglia di Verrua due grandi installazioni si interrogano sul concetto di casa, tempo e spazio. Le costruzioni, dapprima riconoscibili come luoghi fisici, vengono immediatamente svuotate della loro funzione abitativa, trasformandosi in spazi assoluti, non contaminati, che pur trasparenti si chiudono all’esterno. Considerate come un’estensione delle celebri camere d’olio dell’artista – nelle quali l’affacciarsi dello spazio reale nel liquido gioca sia formalmente sia concettualmente con la simbologia del doppio, non tanto creando un semplice riflesso, quanto producendo una sensazione psicologica di sprofondamento verso un’altra dimensione – anche le stanze di Barclay riflettono sul tema dell’inaccessibilità, con chiari riferimenti alla pittura nordica del ‘900.
Il primo lavoro in mostra è un’opera storica, un “interno” in vetro e ferro sospeso. In questo contrasto visivo tra leggerezza e durezza, irrompe una lama di luce portatrice di vita, che carica il lavoro di speranza: speranza che qualcosa possa comunque nascere in un posto dove vita non c’è.
Nell’inedito Senza titolo (2022) due strutture in vetro e ferro sono invece montate su muretti di cemento ed ospitano ciascuna un tamburo. Dalle fragili pareti si propagano potenti i colpi degli strumenti, che risuonano allarmanti a minacciare la struttura stessa che li supporta.
In un equilibrio di inquietudine e perfezionismo estetico, di ciclo continuo di inizio-fine / dentro-fuori / caldo-freddo / presenza-assenza, le case non case di Barclay divengono così proiezioni di luoghi mentali che invitano lo spettatore a ritrovarvi ricordi comuni: “Il mio lavoro vuole rappresentare la tensione quotidiana, quella specie di ansia che ognuno di noi percepisce nel contrasto tra bellezza e comfort, tra le grandi possibilità proprie del nostro tempo e l’estrema precarietà del nostro vivere.“